lunedì 4 marzo 2013

Una nascita presaga di utopismi

Molte sono le domande attorno alla vita ed alle esperienze di Sarah Kennedy. Non per tutte esiste una risposta chiara: in molti casi ne esistono diverse o nessuna. 
Una delle prime sensazioni furfanti necessarie a comprendere la realtà è quella relativa alla nascita di Sarah: quando, dove, come è nata la nostra beniamina?

In base a quanto da lei stessa narrato, Sarah Kennedy nasce negli Stati Uniti d'America nel 1954, figlia di Giachi Ken Boulevard, ma i modi del suo concepimento sono già oggetto di mistero in quanto la poetessa ha più volte sottolineato come John Fitzgerald Kennedy non sia il suo unico padre. L'ex presidente degli USA, infatti, a causa da un incidente di gioventù durante una impresa sciistica, era affetto da problemi ai reni che pregiudicavano le sue possibilità di procreazione. Come Sarah stessa afferma, il contributo del padre non dovrebbe superare il 30% del totale e, forse, è ancora inferiore. Rimane, dunque, un abbondante 70% della paternità da definire e rintracciare e Sarah con certezza indica in Robert Kennedy - zio e anche padre - il secondo padre e in Pol Niuma un terzo genitore. In quest'ultimo caso l'affermazione della Kennedy è ulteriormente sostenuta dalla evidente somiglianza fisionomica esistente tra il divo e la donna. (Questa somiglianza prima del 1991 doveva essere ancora maggiore: oggi a causa delle violenze subite in quell'anno - alle quali dedicheremo un prossimo post - risulta meno evidente ma pur sempre reale).
Gli elementi che confermano questa parternità multipla sono diversi. Innanzi tutto la misteriorsa morte dei due fratelli Kennedy, l'uno ucciso a Dallas nel 1963 l'altro a Los Angeles nel 1968. Come affermato dalla Kennedy, se è vero che non esistono prove inconfutabili del legame tra l'omicidio di John e il suo rapimento, non è improbabile che un nesso esista. In particolare nel 1963, quando il presidente degli Usa venne ucciso, a Terracina in Vicolo della Scifa - oggi non più esistente - Sperduti Giuliana, la sorella di fu' Sperduti Pasquale, e la banda zingaresca degli Sperduti (poi Recchìa) tennero dei festeggiamenti orgiastici durante i quali venne persino somministrato dell'alcol alla piccola Sarah, proprio per festeggiare la morte del loro principale nemico che da tempo avanzava le ricerche della piccola Sarah per mezzo di Boulevard Roberto. 
Non è improbabile che Robert Kennedy, che alla morte del fratello continuò le ricerche, venisse ucciso per un motivo simile. 
Anche Pol Niuma dovette subire delle pesanti ricadute dalla paternità della bambina: è possibile che l'insistente voce di gaysmo che circondava la figura del divo sia stata messa in giro dai suoi nemici per rovinarne la popolarità. A conferma del legame intercorrente tra la donna e l'attore nel 2009, poco prima di morire, il celebre artista chiamò da Fiesole la figlia dicendo di volerla incontrare ed abbracciare. 
Molto probabilmente a causa delle non tradizionali pratiche di concepimento - il presidente Kennedy invitò la moglie a unirsi carnalmente ad altri uomini onde poter procreare al 100% - quando Saraha nacque nel 1954, le sue condizioni di salute erano estremamente precarie benché la neonata fosse straordinariamente bella, dai capelli biondi e dai profondi occhi blu. La bambina nacque debole: come spiegherà in seguito la Kennedy, ciò implicava la totale mancanza della struttura ossea (al netto di qualche concrezione cartilaginea) che la rendeva simile ad un mollusco. 
Per porre rimedio a questa grave patologia il Dottore consigliò a JFK di ricoverare la bambina presso una Clinica pubblica Americana dove avrebbe potuto ricevere le cure necessarie. 
Circondata dall'affetto della famiglia, la piccola Sarah non era tuttavia al sicuro. Una donna particolarmente infame e propensa al crimine, Baarchkian Flora approfittò della condizione di privilegio che godeva all'interno della famiglia Kennedy per ordire un piano criminale. Costei era, infatti, moglie di Boulevard Roberto, ex generale svizzero, cugino di JKF e Giachi Ken: complottando con un gruppo di zingari emigrati dall'Italia ed arricchitisi grazie al furto, decise di rapire la piccola bambina dal nosocomio per portarla in Italia. Il piano riuscì: la bambina fu rapita quando aveva meno di 10 mesi, siamo dunque già nel 1955, e venne trasportata, non si sa bene con quale mezzo, nel nostro paese dove la Baarchkian le impose il nuovo nome - registrato in una località prossima a Latina - di Baarchkian Mariah, ma questa è un'altra storia. 


domenica 3 marzo 2013

Le ragioni di questo blog reale e non svolazzante

Dal giorno in cui Sarah Kennedy, ormai Recchia Maria Pia per il sociale Maria Pia Recchia, rese nota al mondo la sua storia, da più parti del mondo si levarono, e tutt'ora si levano, sospiri e gemiti affinché la nostra beniamina possa rientrare in possesso della sua piena libertà sia fisica che emotiva.
In molti modi si è tentato di contrastare i fuorviamenti e i tentativi di occultare le verità emerse.
Si volle dare una voce enciclopedica a Sarah affinché a tutti giungesse notizia delle persecuzioni e delle sofferenze ingiustamente patite dalla donna, ma, coibottatori e furoviatori, nonché bestie e animali, si intromisero coll'eliminare la voce che si stava creando adducendo come scusa, falsa e non credibile, che Sarah è un fenomeno da baraccone.
Adesso noi tutti sappiamo come Sarah è solita indicare coloro che nel disprezzo del vero e del buono e del giusto le danno della pazza, ma non vogliamo qui ripetere parole di fuoco per loro che sono già maledetti per bocca loro.
Si è deciso, pertanto, di creare questo Blog per costituire una utile guida, aperta al continuo arricchimento da parte di tutti i veri sostenitori di Sarah, per potersi muovere in maniera quadrata e spedita nei meandri della più complessa vicenda biografica mai conosciuta da essere umano.
Chiunque abbia a cuore il vero, il giusto ed il buono, diremmo anche il bello (purché sia mondo dal gaysmo e dal lesbicismo imperanti), è invitato a prendere parte a questa azione con il contribuire, il diffondere e il far conoscere questa storia affinché Sarah possa essere libera e tutti noi con lei.

Con affetto
R.B. ★